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Energy Roadmap 2050.


SIMONETTA SANDRI*

L’Energy Roadmap 2050, pubblicata il 15 dicembre 2011 dalla Commissione europea (COM 2011, 885/2)1, rappresenta un passo importante verso un sistema energetico a emissioni zero.

La strategia dell’Unione europea verso un’economia “low carbon” – peraltro intrapresa fin dalla definizione dei target 20-20-20 (riduzione del 20% delle emissioni che provocano alterazioni climatiche, 20% di energia verde, incremento del 20% dell’efficienza energetica) – mira ad una riduzione dei gas serra dell’80%-95%, rispetto ai livelli del 1990, entro il 2050.

Il documento riconosce che le rinnovabili e l’efficienza energetica devono avere un ruolo maggiore nelle forniture energetiche europee, tanto nell’immediato che nel futuro.
In generale, per raggiungere il suddetto obiettivo di riduzione dei gas serra, è necessaria una presenza in crescendo delle fonti di energia rinnovabili, con un nuovo modello energetico che renda il sistema sicuro, competitivo e sostenibile sul lungo termine.

L’Energy Roadmap 2050 costituisce un quadro normativo europeo di riferimento.

La strategia si basa su una serie di scenari futuri, tracciati ipotizzando l’adozione di diverse politiche in materia di efficienza energetica, rinnovabili e cattura e stoccaggio della CO2.

L’individuazione delle diverse prospettive servirà agli Stati membri per identificare con maggiore semplicità e chiarezza le misure da adottare in materia di politiche energetiche.

La Roadmap, ad esempio, dimostra che decise politiche di incentivazione delle fonti energetiche “low carbon” permetterebbero di arrivare a un contributo delle rinnovabili del 75% rispetto al consumo energetico lordo al 2050 e del 97% del consumo elettrico. Il che, tuttavia, potrebbe tradursi in realtà solo se venissero adottate anche misure efficaci nella direzione del taglio dei consumi, attraverso l’efficienza energetica che potrebbe abbattere la domanda energetica del 41% entro il 2050 rispetto ai picchi registrati nel 2005-2006. Il risparmio energetico rimane una responsabilità di tutti, unitamente ad una corretta gestione della domanda.

La tabella di marcia presentata dalla Commissione europea, infine, contiene un esplicito riferimento alla necessità di interventi mirati sul piano delle infrastrutture. La realizzazione di reti “intelligenti” e di sistemi di stoccaggio dell’energia (tipo CCS), in particolare, si rivelerebbe fondamentale nella creazione di un sistema energetico europeo più sostenibile ed efficiente.

Il testo coinvolge anche il settore dei trasporti, nel quale la discussione è orientata sia a una riduzione dell’utilizzo dei combustibili fossili, sia a un impiego crescente dei biocarburanti.

Un ruolo fondamentale è riconosciuto, poi, al gas, come elemento critico e rilevante nella trasformazione del sistema energetico, tanto nel suo ruolo sostitutivo rispetto al carbone, che nella sua rilevanza nella produzione di energia elettrica.

La dimensione sociale della Roadmap è inserita, infine, come aspetto di particolare rilievo. La transizione richiederà, infatti, forza-lavoro che sia educata e formata adeguatamente, oltre ad un rigoroso e maggiore dialogo sociale.

La conclusione sintetizza le parole chiave che saranno, dunque, priorità alla piena implementazione della strategia europea 2020, efficienza energetica, rinnovabile, ricerca e sviluppo, innovazione tecnologica, prezzi dell’energia che ne riflettano meglio i costi (con attenzione ai gruppi più vulnerabili), nuove infrastrutture energetiche e di stoccaggio, sicurezza negli approvvigionamenti, efficienti relazioni energetiche internazionali.

*  Environment manager presso Eni exploration & production – SEQ – AMTE.

1  Il documento è costituito da 4 capitoli: 1. Introduzione; 2. Un sistema energetico sicuro, competitivo e de-carbonizzato possibile nel 2050; 3. Sfide ed opportunità dal 2020 al 2050; 4. Il “way forward”.

Pubblicato su Osservatorio AD il 10 gennaio 2012