Rompere gli schemi: giustizia e protezione per i bambini nati da stupri durante i conflitti armati.
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BREAKING THE CYCLE: JUSTICE AND REINTEGRATION FOR CHILDREN BORN OF CONFLICT-RELATED SEXUAL VIOLENCE
ROMPERE GLI SCHEMI: GIUSTIZIA E PROTEZIONE PER I BAMBINI NATI DA STUPRI DURANTE I CONFLITTI ARMATI
Maria Antonella Pasculli,
Professoressa associata di diritto penale, Università degli Sudi di Bari “Aldo Moro”
Kateryna Slinko
Ph.D., Visiting professor in International Criminal Law at State University of Northern Paraná (UENP)
Abstract (En) Children Born of Conflict-Related Sexual Violence (CBCRSV) face unique challenges stemming from the trauma of their conception and social stigma. This article examines issues of legal recognition, psychosocial consequences, and reintegration challenges, focusing on international frameworks such as the International Criminal Court (ICC), the UN Comprehensive Strategy, and Directive 2012/29/EU of the European Parliament and of the Council of 25 October 2012 establishing minimum standards on the rights, support, and protection of victims of crime. Case studies from Uganda, Peru, and Kosovo highlight the need for targeted, trauma-informed interventions. Ukraine is urged to recognize CBCRSV as victims, ensuring access to justice, reparations, and psychosocial support. A survivor-centered approach is crucial to breaking the cycle of trauma and exclusion, fostering inclusive post-conflict recovery.
Abstract (it) I bambini nati da violenze sessuali legate ai conflitti (CBCRSV) devono affrontare sfide uniche, a causa del trauma legato al loro concepimento e alla loro nascita, con annesso stigma sociale. Questo articolo affronta le questioni relative al riconoscimento giuridico, alle conseguenze psicosociali e alle sfide di reinserimento dei minori, concentrandosi sulle politiche internazionali, seguite dalla Corte penale internazionale (CPI), dalla Strategia globale delle Nazioni Unite, dalla direttiva 2012/29/UE del Parlamento europeo e del Consiglio, per la tutela normativa delle vittime di reati. Casi di studio relativi agli Stati dell’ Uganda, del Perù e del Kosovo evidenziano la necessità di interventi mirati e informati sulla complessa e drammatica vicenda. Anche l’Ucraina è esortata a riconoscere le vittime di CBCRSV come tali, garantendo loro l’accesso alla giustizia, al risarcimento e al sostegno psicosociale. Un approccio incentrato sui sopravvissuti è fondamentale per rompere il ciclo del trauma e dell’esclusione, favorendo una ripresa inclusiva dopo il conflitto.
Keywords: War-born children, Reintegration, Stigma, Sexual violence, Justice.
Parole chiave: Bambini nati in guerra, Reinserimento, Stigmatizzazione, Violenza sessuale, Giustizia.
Summary: 1. Introduction. – 2. Empowering CBCRSV Through Justice and Support. – 3. Children Born of Wartime Rape: Intergenerational Impacts and Recognition. – 4. Naming and Stigma in Post-Conflict Societies – 5. Legal Recognition at the International Criminal Court. – 6. The UN Comprehensive Strategy and Global Standards. – 7. Conclusions. References.
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