Art. 49 of the Navigation Code and the ‘negotiability’ of the content of the concession deed according to the European Court of Justice.
______________ AMBIENTEDIRITTO ______________
L’ART. 49 DEL CODICE DELLA NAVIGAZIONE E LA “NEGOZIABILITÀ” DEL CONTENUTO DELL’ATTO DI CONCESSIONE SECONDO LA CORTE DI GIUSTIZIA EUROPEA.
Art. 49 of the Navigation Code and the ‘negotiability’ of the content of the concession deed according to the European Court of Justice.
Diego De Carolis
Abstract [It]: Le disposizioni dell’art. 49 del codice della navigazione sono tuttora valide e conformi all’andamento interno ed europeo, specie con riferimenteo alla possibilità di concordare a monte un indennizzo, alla scadenza o rinnovo della concessione, relativo alle opere non amovibili realizzate sul demanio; in mancanza di accordo le opere stesse sono devolute allo Stato senza alcun indennizzo. Invero, la Corte di Giustizia U.E., (Sez. III, 11 luglio 2024,in causa C-598/22) ha stabilito che non viola il divieto stabilito dall’articolo 49 TFUE e non produce effetti restrittivi sulla libertà di stabilimento l’articolo 49, primo comma, del Codice della Navigazione che prevede espressamente la possibilità di derogare mendiate accordo al principio dell’acquisizione immediata senza alcun indennizzo o rimborso delle opere non amovibili costruite dal concessionario sul demanio pubblico marittimo. La disposizione del Codice della Navigazione evidenzia la dimensione contrattuale, e dunque consensuale, di una concessione di occupazione del demanio pubblico. Ne consegue che, in mancanza di diverso accordo, l’acquisizione immediata, gratuita e senza indennizzo delle opere non amovibili costruite dal concessionario su tale demanio non può essere considerata come una modalità di cessione forzosa delle opere suddette. La Corte fornisce tale condivisibile rivisitazione della normativa italiana e, implicitamente, ricorda all’interprete interno i criteri ermeneutici fissati dall’art. 12 delle preleggi. Infatti, secondo tale impostazione, una volta accertata la compatibilità con il diritto dell’Unione, la lettera dell’art. 49 del Codice della navigazione attribuisce sia il potere che la facoltà di negoziare il contenuto della concessione al momento dell’affidamento e del rilascio della concessione. Un corretto utilizzo di tale potere consentirebbe il bilanciamento degli interessi nella gestione del regime amministrativo applicabile ed eviterebbe ingiustificate aspettative e inutili contenziosi. Questa interpretazione, che supporta la previsione della legittima negoziabilità del potere, ricorrendone i presupposti e sempre nel perseguimento dell’interesse pubblico, consente di inserire nella convezione accessiva all’atto di concessione le regole dei reciproci rapporti giuridico patrimoniali, relativi ai profili che attengono alla natura inamovibile o meno ovvero facilmente amovibile delle opere realizzate dal concessionario (e autorizzate dal concedente) sul demanio marittimo, ove proficuamente utilizzabili sia dalla parte pubblica concedente che dai privati concessionari. La decisione delle CGUE rappresenta dunque una fonte giurisprudenziale atipica e ineludibile che dovrà essere osservata sia dal legislatore che dalle amministrazioni competenti in materia di pianificazione e rilascio di concessioni demaniali marittime sempre all’esito delle non più procrastinabili procedure di evidenza pubblica.
Abstract [En]:The provisions of Article 49 of the Italian Navigation Code remain valid and consistent with both domestic and European legal frameworks, particularly about the possibility of agreeing in advance on compensation, upon expiration or renewal of the concession, for non-removable works constructed on public property. In the absence of such an agreement, these works are transferred to the State without any compensation.
In this respect, the Court of Justice of the European Union (Third Chamber, 11 July 2024, Case C-598/22) ruled that Article 49, paragraph 1, of the Navigation Code—which expressly allows for derogation, by agreement, from the principle of immediate acquisition without compensation or reimbursement of non-removable works built by the concessionaire on maritime public property—does not breach the prohibition set forth in Article 49 TFEU and does not impose restrictive effects on the freedom of establishment. The provision of the Navigation Code highlights the contractual, and therefore consensual, nature of concessions for the occupation of public maritime property. Consequently, in the absence of a different agreement, the immediate, free, and uncompensated acquisition of non-removable works constructed by the concessionaire on such property cannot be regarded as a form of compulsory transfer. The Court thus offers a compelling reinterpretation of the Italian regulation and, implicitly, recalls for domestic interpreters the hermeneutic criteria established by Article 12 of the Preliminary Provisions to the Civil Code. According to this approach, once compatibility with Union law has been established, the wording of Article 49 of the Navigation Code grants both the power and the discretion to negotiate the content of the concession at the time of its award and issuance. Proper use of this power allows for the balancing of interests in the management of the applicable administrative regime, thereby avoiding unjustified expectations and unnecessary litigation. This interpretation, which supports the legitimate negotiability of such powers—provided the relevant conditions are met and always in pursuit of the public interest—makes it possible to incorporate into the ancillary agreement to the concession act the rules governing reciprocal legal and patrimonial relations. These include provisions regarding the nature of works (whether non-removable, removable, or easily dismantled) carried out by the concessionaire (and duly authorized by the grantor) on maritime public property, where they may be usefully employed by both the public authority and private concessionaires. The decision of the CJEU therefore constitutes an atypical yet unavoidable jurisprudential source, which must be observed by both the legislator and the competent administrations in the planning and granting of maritime state property concessions, always within the framework of the now unavoidable public procurement procedures.
Parole chiave: Demanio marittimo- concessioni- acquisizione gratuita- beni non amovibili – accordi – indennizzo.
Keywords: State maritime domain – Concessions – Gratuitous acquisition – Non-movable property – Agreements – Indemnity
SOMMARIO: 1.– Premesse. 2.- La questione “risolta”. 3. – Le conseguenze della cessazione degli effetti delle concessioni secondo il modello dell’art. 49 del Codice della navigazione ritenuto coerente con l’art. 49 TFUE. 4.- Il concetto di opere inamovibili e di difficile rimozione tra diritto e prassi. 5.- segue: La diversa questione di opere amovibili o di facile rimozione”. 6.- La prevedibilità di “indennizzo” consensuale nella concessione. 7.- Considerazioni finali.
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