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LE FUNZIONI DI CONTROLLO IN MATERIA AMBIENTALE ASSEGNATE ALLE 
PROVINCE - L'ESPERIENZA DELLA PROVINCIA DI TREVISO
 
Carlo Rapicavoli
La Provincia è autorità amministrativa di controllo in materia ambientale; 
tale competenza è ribadita dall’art. 19, comma 1, del D. Lgs. 267/2000 “Testo 
unico delle leggi sull’ordinamento degli enti locali”, oltre che, nelle 
specifiche materie, dal D. Lgs. 152/2006 e dalla normativa regionale vigente.
In particolare l'art. 197 del D. Lgs. 152/2006 prevede che alle province 
competono:
a) il controllo e la verifica degli interventi di bonifica ed il monitoraggio ad 
essi conseguenti;
b) il controllo periodico su tutte le attività di gestione, di intermediazione e 
di commercio dei rifiuti, ivi compreso l'accertamento delle violazioni delle 
disposizioni di cui alla parte quarta del presente decreto;
c) la verifica ed il controllo dei requisiti previsti per l'applicazione delle 
procedure semplificate, con le modalità di cui agli articoli 214, 215, e 216;
d) l'individuazione, sulla base delle previsioni del piano territoriale di 
coordinamento di cui all'articolo 20, comma 2, del D. Lgs. 267/2000, ove già 
adottato, e delle previsioni di cui all'articolo 199, comma 3, lettere d) e h), 
nonché sentiti l'Autorità d'ambito ed i comuni, delle zone idonee alla 
localizzazione degli impianti di smaltimento dei rifiuti, nonché delle zone non 
idonee alla localizzazione di impianti di recupero e di smaltimento dei rifiuti.
Ai fini dell'esercizio delle proprie funzioni le province possono avvalersi, 
mediante apposite convenzioni, di organismi pubblici, ivi incluse le Agenzie 
regionali per la protezione dell'ambiente (ARPA), con specifiche esperienze e 
competenze tecniche in materia, fermo restando quanto previsto dagli articoli 
214, 215 e 216 in tema di procedure semplificate.
Gli addetti al controllo sono autorizzati ad effettuare ispezioni, verifiche e 
prelievi di campioni all'interno di stabilimenti, impianti o imprese che 
producono o che svolgono attività di gestione dei rifiuti. Il segreto 
industriale non può essere opposto agli addetti al controllo, che sono, a loro 
volta, tenuti all'obbligo della riservatezza ai sensi della normativa vigente.
Nell'ambito delle funzioni di controllo, le Province sono chiamate a sottoporre 
ad adeguati controlli periodici gli stabilimenti e le imprese che smaltiscono o 
recuperano rifiuti, curando, in particolare, che vengano effettuati adeguati 
controlli periodici sulle attività sottoposte alle procedure semplificate di cui 
agli articoli 214, 215 e 216 e che i controlli concernenti la raccolta ed il 
trasporto di rifiuti pericolosi riguardino, in primo luogo, l'origine e la 
destinazione dei rifiuti.
Nell’ambito delle specifiche competenze in materia di controllo, spetta, 
altresì, alla Provincia l’irrogazione delle sanzioni amministrative pecuniarie, 
previste dalla normativa in materia di rifiuti, i cui proventi, ai sensi 
dell’art. 263 del D.Lgs. 152/2006, vanno destinati all’esercizio delle funzioni 
di controllo in materia ambientale.
Nel difficile compito di assicurare un efficace controllo del territorio, è 
assolutamente necessario ricercare le maggiori sinergie possibile con tutti gli 
Enti e le forze di Polizia che operano in materia ambientale.
In questo contesto, una positiva esperienza si è sviluppata in Provincia di 
Treviso.
L’Amministrazione Provinciale, al fine di razionalizzare le azioni di controllo 
di tipo ambientale, ha intensificato il proficuo rapporto di collaborazione 
esistente con il Coordinamento Provinciale del Corpo Forestale dello Stato e con 
il Nucleo Operativo Ecologico dei Carabinieri.
A tale riguardo tra la Provincia di Treviso, il Coordinamento Provinciale del 
Corpo Forestale e il Nucleo Operativo Ecologico dei Carabinieri è stata 
condivisa l’opportunità di definire appositi Protocolli di Intesa.
Provincia, Carabinieri per la Tutela dell’Ambiente e Corpo Forestale dello 
Stato, nell’ambito delle loro competenze e nel rispetto delle autonomie 
reciproche, si impegnano alla realizzazione dei seguenti obiettivi comuni:
a) perseguire, nell’ambito delle proprie competenze, finalità di reciproca 
collaborazione attraverso lo scambio di informazioni e l’utilizzo delle Banche 
Dati di reciproca pertinenza, nonché dei dati relativi all’attività di tutela 
ambientale, secondo quanto previsto nelle normative comunitarie, nazionali e 
regionali;
b) ricercare tutte le possibili forme di collaborazione al fine di migliorare la 
gestione ed il controllo delle attività connesse alla tutela ambientale, anche 
al fine di prevenire infiltrazioni da parte della criminalità organizzata 
nazionale ed internazionale.
Il Protocollo prevede una costante attività di formazione e aggiornamento del 
personale sulla normativa ambientale e, soprattutto, la costituzione di un 
apposito nucleo di coordinamento, al fine di assicurare, ove necessario e 
concordato, la disponibilità del personale tecnico e di vigilanza della 
Provincia per azioni comuni di controllo con il N.O.E. e con la Forestale. 
Il Nucleo Operativo Ecologico dei Carabinieri e il Corpo Forestale dello Stato 
si impegnano, fra l'altro, a
- acquisire le più appropriate tecnologie, nonché gli ulteriori mezzi per 
ottimizzare il sistema di controllo in direzione del contrasto ai crimini 
ambientali nell’ambito del territorio della Provincia di Treviso;
- rendere disponibili i dati non sensibili derivanti dall’attività di cui al 
presente protocollo ed a concedere alla Provincia l’accesso agli stessi e più in 
generale a tutti i controlli svolti nel territorio della Provincia di Treviso;
- collaborare con la Provincia nell’effettuazione di tutti i controlli in 
materia ambientale.
La Provincia si impegna, fra l'altro, a:
- garantire la massima collaborazione tra le parti in materia di controllo 
preventivo e/o repressivo per la salvaguardia del patrimonio ambientale;
- favorire, pertanto, oltre il coordinamento tra i soggetti firmatari il 
presente protocollo, anche la formazione e la promozione in materia di tutela 
ambientale al fine di una migliore cooperazione tra le istituzioni pubbliche 
preposte al controllo preventivo e successivo nella gestione degli stessi;
- favorire la formazione e l’informazione dei committenti e delle imprese anche 
mediante le associazioni imprenditoriali, professionali ed altri organismi 
eventualmente interessati;
- garantire al N.O.E. e al Corpo Forestale adeguate dotazioni di mezzi, 
strumenti e materiali di consumo, necessari allo svolgimento delle attività di 
controllo.
Le azioni vengono concordate e coordinate in incontri periodici, con la 
partecipazione dei referenti della Provincia, dell'Arpav (Agenzia Regionale per 
la Prevenzione e la Protezione Ambientale per il Veneto), del Coordinamento 
Provinciale del Corpo Forestale dello Stato e del Nucleo Operativo Ecologico dei 
Carabinieri di Treviso.
dott. Carlo Rapicavoli
Direttore Generale e Dirigente del Settore
Ambiente e Pianificazione Territoriale
della Provincia di Treviso
Pubblicato su www.AmbienteDiritto.it 
il 27/04/2007