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Direttiva 27 luglio 2005
Presidenza del Consiglio dei Ministri - Dipartimento per l'innovazione e le tecnologie. Qualita' dei servizi on-line e misurazione della soddisfazione degli utenti.
(GU n. 243 del 18-10-2005)
IL MINISTRO PER L'INNOVAZIONE E LE 
TECNOLOGIE
di concerto con
IL MINISTRO PER LA FUNZIONE PUBBLICA
Visto l'art. 5 della legge 23 agosto 1988, n. 400, recante «Disciplina dell'attivita' 
di Governo e ordinamento della Presidenza del Consiglio dei Ministri»;
Visto il decreto legislativo 12 febbraio 1993, n. 39, recante «Norme in materia 
di sistemi informativi automatizzati delle amministrazioni pubbliche, a norma 
dell'art. 2, comma 1, della legge 23 ottobre 1992, n. 421» e successive 
modificazioni;
Visto il decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, recante «Norme generali 
sull'ordinamento del lavoro alle dipendenze delle amministrazioni pubbliche» e 
successive modificazioni;
Visto l'art. 31 della legge 28 dicembre 2001, n. 448, recante «Disposizioni per 
la formazione del bilancio annuale e pluriennale (legge finanziaria 2002)»;
Vista la legge 9 gennaio 2004, n. 4, recante «Disposizioni per favorire 
l'accesso dei soggetti disabili agli strumenti informatici»; 
Visto il decreto del Presidente della Repubblica 1° marzo 2005, n. 75, recante 
«Regolamento di attuazione della legge 9 gennaio 2004, n. 4, per favorire 
l'accesso dei soggetti disabili agli strumenti informatici»;
Visto il decreto legislativo 7 marzo 2005, n. 82, recante «Codice 
dell'amministrazione digitale»;
Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 6 maggio 2005, 
recante «Delega di funzioni del Presidente del Consiglio dei Ministri in materia 
di innovazione e tecnologie al Ministro senza portafoglio, dott. Lucio Stanca»;
Viste le «Linee guida del Governo per lo sviluppo della societa' 
dell'informazione nella legislatura», del giugno 2002;
Vista la propria direttiva in data 20 dicembre 2002, recante «Linee guida in 
materia di digitalizzazione dell'amministrazione» per l'anno 2003;
Vista la propria direttiva in data 18 dicembre 2003, recante «Linee guida in 
materia di digitalizzazione dell'amministrazione» per l'anno 2004;
Vista la direttiva del Ministro per la funzione pubblica in data 24 marzo 2004, 
sulla rilevazione della qualita' dei servizi percepita dai cittadini;
Vista la propria direttiva in data 4 gennaio 2005, recante «Linee guida in 
materia di digitalizzazione dell'amministrazione» per l'anno 2005;
E m a n a
la seguente direttiva per la qualita' dei servizi on-line e la misurazione della 
soddisfazione degli utenti.
1. Obiettivi della direttiva.
Obiettivo della presente direttiva e' fornire indicazioni per migliorare la 
qualita' e promuovere l'utilizzo dei servizi on-line, attraverso un'attenta ed 
efficace rilevazione delle esigenze e delle aspettative degli utenti.
In particolare vengono forniti indirizzi e linee guida per:
a) perseguire maggiore efficacia e tempestiva rispondenza alle aspettative degli 
utenti attraverso l'utilizzo della rete e le tecnologie informatiche, sia per 
progettare nuove modalita' di interazione non condizionate da vincoli temporali 
e logistici, guidate da un'informazione mirata e agevolmente fruibile, esaustiva 
nel conseguimento del risultato atteso, sia per rilevare il gradimento degli 
utenti facendo emergere i bisogni reali;
b) promuovere l'utilizzo delle tecnologie per realizzare servizi on-line che 
consentano all'utente di accedere al servizio indipendentemente dal canale 
utilizzato e all'amministrazione di non dover duplicare informazioni e dati 
relativi al servizio e al richiedente; cio' al fine di semplificare i rapporti 
P.A. - cittadini ed imprese;
c) incentivare la fruizione dei servizi on-line, in modo da soddisfare le 
diverse tipologie di utenti, offrendo loro una piu' ampia scelta, ed attenuare 
la pressione sui canali di erogazione tradizionali consentendo di ridurre i 
costi di front-office.
2. Scenario di riferimento.
Nel continuo processo di trasformazione e modernizzazione delle 
amministrazioni pubbliche, hanno assunto particolare importanza il tema della 
qualita' dei servizi pubblici e il ruolo centrale del cittadino, non solo come 
destinatario di servizi, ma anche quale risorsa strategica da coinvolgere per 
valutare la rispondenza dei servizi erogati ai bisogni reali (si veda la 
direttiva del Ministro per la funzione pubblica in data 24 marzo 2004, recante 
«Misure finalizzate al miglioramento del benessere organizzativo nelle pubbliche 
amministrazioni»).
L'accessibilita' dei servizi e' uno degli elementi piu' qualificanti 
dell'orientamento al cittadino: Internet, per la sua intrinseca proprieta' di 
interazione tempestiva e flessibile, rappresenta il canale piu' idoneo ad 
estenderne la fruibilita'.
L'importanza centrale, anche in termini di efficienza, tempestivita' ed 
economicita', dell'accesso on-line ai servizi delle pubbliche amministrazioni 
attraverso il canale telematico e' stato peraltro affermato in modo chiarissimo 
nel «Codice dell'amministrazione digitale» (decreto legislativo 7 marzo 2005, n. 
82).
Tuttavia, il divario digitale, che e' ancora fortemente presente in alcune fasce 
della popolazione, comporta la necessita' di un approccio multicanale, per 
rendere fruibili i servizi sia dal tradizionale sportello sia da canali a cui e' 
possibile accedere in modalita' remota.
Dopo una prima fase di investimenti, stimolati anche da progetti sperimentali e 
finalizzati, i tempi sono maturi per adottare in modo diffuso il canale di 
erogazione on-line come componente essenziale di una strategia delle 
amministrazioni pubbliche improntata alla multicanalita'.
Pertanto e' opportuno che le amministrazioni, allorche' introducono o potenziano 
servizi on-line, riprogettino sostanzialmente la propria offerta in modo da 
gestire la multicanalita' con criteri razionali.
Inoltre deve essere garantita una coerenza complessiva tra le diverse modalita' 
di erogazione del servizio per evitare disomogeneita' tra i livelli qualitativi 
nei vari canali. Solo tale strategia, che deve fondarsi su un approccio 
sistematico, organico e pragmatico, sara' in grado di generare un elevato valore 
aggiunto per i cittadini, le imprese, le famiglie e gli altri corpi intermedi 
della societa'. Tale valore puo' essere considerato dal punto di vista:
a) economico, in quanto contribuisce ad aumentare la competitivita' dei sistemi 
locali e del sistema Paese, specialmente per i servizi alle imprese e in genere 
per le attivita' produttive;
b) sociale, in termini di migliore qualita' di vita degli individui e delle 
comunita'.
Nel contesto di una strategia multicanale, l'erogazione dei servizi on-line 
consente di far emergere la domanda latente in alcuni settori e di rispondere ai 
nuovi bisogni reali; essa permette inoltre di spostare parte della domanda su 
una modalita' piu' rapida e maggiormente personalizzata.
Inoltre, le moderne tecnologie a supporto dei servizi on-line consentono anche 
di raccogliere ed elaborare un ingente volume di dati e informazioni dai quali 
trarre conoscenze sulle tipologie dei bisogni, sui segmenti di utenza, su 
eventuali barriere culturali e sociali all'utilizzo dei servizi. Tali 
informazioni, integrate con quelle provenienti dagli altri canali di erogazione, 
consentono di ridurre, o addirittura eliminare, il rischio di 
autoreferenzialita' nell'azione delle pubbliche amministrazioni.
3. Classificazione dei servizi on-line e approccio multicanale. 
Rientrano nell'accezione piu' ampia di «servizi on-line» i servizi non 
mediati da sportello a cui e' possibile accedere in modalita' remota tramite i 
seguenti canali: web, chioschi telematici, tv digitale, cali center, telefoni 
cellulari.
La scelta dei canali on-line di erogazione di uno specifico servizio deve essere 
effettuata tenendo conto sia del livello di interazione necessario alla sua 
completa erogazione, sia dei dati che occorre scambiare con l'utente, sia delle 
specifiche esigenze di fruizione.
In relazione alle modalita' di interazione, come affermato nella relazione della 
Presidenza del Consiglio europeo di Nizza del novembre 2000, i servizi on-line 
sono classificati dall'Unione europea su quattro livelli, che vanno dalla 
disponibilita' on-line di informazioni alla possibilita' di scaricare la 
modulistica, alla possibilita' di attivare un procedimento, allo svolgimento 
dell'intera transazione on-line.
Riguardo ai dati da scambiare, si va da ridotti contenuti non legati allo 
specifico utente, ad informazioni ponderose e complesse, fino ai dati che 
permettono un riconoscimento sicuro dell'utente o che forniscono una 
certificazione della transazione effettuata.
In merito alle diverse esigenze di fruizione legate alla tipologia di servizio, 
occorre valutare se si fruisce del servizio in maniera estemporanea e fortemente 
delocalizzata (es. info viabilita', pagamento parcheggi, emergenze), ovvero se 
vi si accede prevalentemente da casa o dall'ufficio.
I vari canali disponibili hanno intrinsecamente caratteristiche fortemente 
diversificate e quindi presentano diversi punti di forza o di debolezza rispetto 
al peso che i predetti parametri hanno nel singolo servizio.
Pertanto, la scelta del canale o dei canali on-line piu' indicati per 
l'erogazione di un particolare servizio deve essere il risultato di un'attenta 
mediazione fra i punti di forza dello specifico canale e le caratteristiche 
salienti del servizio considerato.
Al momento, il canale piu' utilizzato per l'erogazione di servizi istituzionali 
e' il web, stante l'ampiezza e la maturita' delle tecnologie disponibili; 
comunque, qualunque sia il canale on-line individuato, i criteri generali di 
approccio ad un risultato di qualita' sono universalmente validi e rimane 
centrale l'importanza di rilevare la percezione ed i comportamenti dell'utenza.
4. Fattibilita', priorita' e fattori critici di successo.
Fattore critico e trainante e' la capacita' di generare un reale e 
percepibile valore aggiunto per importanti segmenti di utilizzatori dei servizi 
pubblici. Pertanto e' auspicabile partire da quei servizi che per loro natura e 
per tipologia di destinatari hanno una maggiore visibilita' e un maggiore 
impatto sulla soddisfazione degli utenti. Un'elevata qualita' ed efficacia di 
questi servizi determineranno un effetto di «emulazione», ossia l'aumento della 
richiesta di erogazione on-line di ulteriori servizi.
Per massimizzare la certezza del risultato e' necessario:
a) predisporre un piano realistico e fattibile di sviluppo dei servizi on-line, 
in modo da evitare di generare attese negli utenti eccessivamente elevate 
rispetto alla capacita' di risposta;
b) stabilire un chiaro ordine di priorita' relativo ai servizi da erogare, 
verificando nell'ottica degli utenti le motivazioni a supporto delle priorita' 
individuate, e predisporre un piano di sviluppo «integrato», che tenga anche 
presente l'eventuale necessita' di attivare on-line altri servizi complementari, 
in mancanza dei quali il valore aggiunto sarebbe limitato;
c) perseguire la collaborazione tra amministrazioni per la ricerca di soluzioni 
replicate o replicabili e per la progressiva eliminazione delle duplicazioni di 
informazioni, sia in fase di richiesta sia in sede di memorizzazione, attraverso 
un sempre maggiore utilizzo di processi di cooperazione telematica;
d) garantire un'omogenea e costante erogazione dei servizi attraverso i vari 
canali, in modo tale da soddisfare le diverse tipologie di utenza e valutare nel 
tempo l'evoluzione della domanda fra i diversi canali;
e) valutare i risparmi attesi nel breve e medio periodo dall'offerta dei servizi 
on-line, confrontandola con i costi di realizzazione e gestione dei nuovi 
canali, e predisporre una concreta azione di monitoraggio del conseguimento di 
tali risparmi;
f) verificare l'eventuale presenza di impedimenti organizzativi e normativi per 
l'erogazione dei servizi attraverso i nuovi canali, ed attivare tempestivamente 
le conseguenti iniziative;
g) pianificare un'adeguata azione di informazione e promozione dell'utilizzo del 
nuovo canale.
In tale contesto, qualora le amministrazioni, nella programmazione degli 
interventi di digitalizzazione dei propri servizi, ravvedano la necessita' o l'opportunita' 
di semplificare i procedimenti amministrativi e le regolamentazioni interne, ne 
informano il Dipartimento della funzione pubblica e il Dipartimento per 
l'innovazione e le tecnologie.
5. La qualita' dei siti e dei portali.
L'adozione di una strategia di erogazione dei servizi volta ad estendere la 
fruizione attraverso il canale web impone alle amministrazioni una particolare 
attenzione nella progettazione dei siti e dei portali; essi, infatti, vengono a 
configurarsi come «sportelli virtuali», e cioe' punto di accoglienza e di 
accesso per un bacino di utenza potenzialmente, ed auspicabilmente, molto piu' 
esteso e diversificato di quello di qualunque sportello tradizionale. 
Il loro livello di gradimento, se positivo, rappresenta la condizione necessaria 
affinche' l'interesse degli utenti di internet si trasferisca sui servizi da 
essi indirizzati e conseguentemente si concretizzino i positivi ritorni 
pianificati.
Fermo restando quanto previsto in materia di accessibilita' dai provvedimenti di 
attuazione della legge n. 4 del 2004, di seguito viene indicato un elenco minimo 
di caratteristiche da considerare per assicurare la qualita' dei servizi offerti 
da un portale ai suoi utenti:
a) accesso ai servizi strutturato secondo il punto di vista dei segmenti di 
utenza ai quali si rivolgono;
b) percorsi brevi, omogenei e facilmente individuabili;
c) presenza di una mappa del sito chiara e sempre aggiornata;
d) disponibilita' di funzioni di ricerca semplici ed efficaci;
e) aggregazione organica e coerente di informazioni e servizi, correlati fra 
loro per tematica o finalita', con la possibilita' di accesso diretto dall'uno 
all'altro.
Poiche' e' impossibile, per quanto si vogliano prevedere i bisogni dell'utenza, 
cogliere a priori ogni tipo di esigenza, e' necessario che nel portale vengano 
previsti, e chiaramente evidenziati, spazi per il contatto diretto attraverso 
indirizzi di posta elettronica o numeri verdi. Nell'allegato n. 1 vengono 
approfonditi gli aspetti tecnico-organizzativi legati all'interazione diretta 
con gli utenti.
6. La qualita' dei servizi on-line.
Per quanto riguarda i servizi informativi on-line, che al momento 
costituiscono la parte preponderante dell'offerta, occorre che l'informazione 
resa sia:
a) referenziata;
b) completa;
c) strutturata;
d) comprensibile;
e) aggiornata;
f) uniforme su tutti i canali.
Pertanto e' opportuno:
a) evidenziare chiaramente l'identita' del soggetto pubblico responsabile 
dell'informazione, in quanto, stante l'istituzionalita' del servizio, va 
garantita la fonte e la correttezza dei contenuti; a tal fine, nel caso di 
servizi erogati attraverso web, si richiama l'importanza dell'utilizzo del 
dominio «.gov.it», e del rispetto delle procedure per l'acquisizione ed il 
mantenimento del dominio medesimo, disponibili sul sito del CNIPA;
b) per i servizi on-line disponibili su web, creare percorsi di navigazione 
sufficientemente brevi, anche per l'accesso a documenti ponderosi e complessi, e 
prevedere link, immediatamente attivabili, ad atti presupposti o correlati;
c) introdurre «abstract» che evidenzino chiaramente, e con linguaggio di uso 
comune, le finalita' e gli ambiti di applicazione dei documenti pubblicati;
d) attivare adeguate procedure organizzative che assicurino la tempestiva 
comunicazione di eventuali modifiche da parte degli uffici competenti;
e) in un approccio multicanale, non duplicare i dati relativi ad uno stesso 
servizio e le relative piattaforme utilizzate (prevedendo invece un unico 
database per la gestione delle informazioni), in modo da garantire sia alla 
pubblica amministrazione che all'utente la possibilita' di accedere alle stesse 
informazioni a prescindere dal canale utilizzato.
Per quanto riguarda i servizi transazionali on-line e' opportuno:
a) che il servizio sia autoconsistente; di regola, non deve essere richiesto 
all'utente di utilizzare un altro canale, ed in particolare quello tradizionale 
dello sportello, al fine di completare il processo. Cio' non toglie che, ove 
risulti necessario od opportuno, per l'esecuzione delle diverse fasi del 
servizio si possano utilizzare i diversi canali disponibili e che quindi alcune 
fasi del processo possano essere svolte con il ricorso ad altri
strumenti di comunicazione a distanza di uso comune (es. il fax o la posta);
b) che il servizio sia facilmente fruibile; deve essere messa a disposizione una 
guida all'utilizzo semplice e chiara, fornendo collegamenti immediati a 
contenuti normativi o informativi correlati, deve essere attivato un recapito 
telefonico o di posta elettronica per la richiesta di chiarimenti e in tutti i 
messaggi rivolti all'utente si deve utilizzare un linguaggio che non sia per gli 
«addetti ai lavori»;
c) che per ogni servizio siano pubblicate organicamente e mantenute aggiornate 
le domande piu' frequenti poste dagli utenti;
d) che il servizio realizzi una reale semplificazione delle attivita' che gli 
utenti devono svolgere, promuovendo, per quanto possibile, l'integrazione in 
un'unica transazione di piu' adempimenti di competenza di diversi soggetti 
istituzionali, ma finalizzati al conseguimento di un risultato unitario per 
l'utente;
e) che il servizio offra vantaggi concreti e immediatamente percepibili, quali 
costi inferiori a quelli richiesti nel caso di utilizzo del tradizionale canale 
di sportello, scadenze piu' dilazionate, fruibilita' indipendente dagli orari di 
ufficio;
f) che il servizio sia fruibile da tutti; fermo restando, anche in questo 
ambito, quanto previsto nella gia' citata normativa in materia di accessibilita', 
e' opportuno che si tenga conto delle esigenze degli stranieri o dei cittadini 
italiani di origine estera, sia nella predisposizione della modulistica, sia nel 
prevedere, almeno per i servizi di uso piu' frequente da parte di questa classe 
di utenti, l'utilizzo delle lingue piu' diffuse;
g) che il servizio sia trasparente; e' necessario fornire adeguata informazione 
sulle caratteristiche e finalita' della transazione ed evidenziare con chiarezza 
i risultati e gli effetti della transazione una volta attivata, indicare gli 
eventuali tempi di completamento del processo e delle eventuali ulteriori 
interazioni necessarie, nonche' consentire di conoscere lo stato di avanzamento 
dell'iter;
h) che l'utente abbia la certezza dell'esito della transazione; 
sia che il procedimento si concluda in tempo reale, sia che si completi in tempi 
differiti rispetto alla sua attivazione, all'utente deve essere fornita 
un'attestazione, equivalente a tutti gli effetti a quella fornita allo 
sportello, atta ad evidenziare i tempi e le modalita' con le quali ha richiesto 
il servizio e gli esiti del procedimento.
7. La valutazione della soddisfazione degli utenti.
L'attento e continuo monitoraggio del gradimento e delle aspettative dei 
diversi segmenti di utenze interessati alle varie aree di servizio acquisisce 
una particolare valenza nell'erogazione on-line dei servizi stessi, mancando su 
questo tipo di canale la percezione dell'atteggiamento degli utenti rilevabile 
nell'ambito del rapporto diretto; pertanto, tale monitoraggio rappresenta un 
elemento essenziale ed ineludibile dei piani di attivazione dei nuovi canali di 
erogazione.
Per rilevare il gradimento dei cittadini, delle famiglie, delle imprese e degli 
altri utilizzatori dei servizi e' quindi opportuno gestire in maniera organica 
tre modalita' tra loro diverse ma i cui risultati vanno integrati:
a) una modalita' diretta, attuata attraverso un questionario su web o per via 
telefonica, da proporre periodicamente;
b) una modalita' indiretta fondata sulle informazioni acquisite attraverso le 
e-mail ricevute, il contact center e ogni altra forma di contatto prevista con 
gli utenti;
c) una modalita' «tecnica» basata sull'analisi dei comportamenti di navigazione.
Nell'allegato n. 2 sono forniti dettagli sulle diverse modalita' di rilevazione 
della soddisfazione degli utenti.
La sintesi delle diverse fonti consente una visione piu' articolata e quindi 
valutazioni piu' complete. In particolare, partendo dai dati «tecnici», possono 
essere effettuate analisi comportamentali che fanno emergere eventuali punti di 
forza e di debolezza dei portali.
Ad esempio, nel caso del web, interpretando i comportamenti dei navigatori, si 
possono individuare pagine o sezioni con elevato numero di abbandoni, che 
evidentemente testimoniano difficolta' nell'attivare le funzionalita' del 
portale o incompletezza o scarsa capacita' di istradamento; in altri casi il 
limitato numero di accessi di una sezione rispetto alle altre puo' indicare che 
l'argomento non e' di interesse per il tipo di utenti di quel portale o che lo 
stesso e' affrontato in maniera non soddisfacente.
Analogamente vanno anche considerati i dati delle e-mail e del contact center 
perche', ad esempio, un elevato numero di richieste sullo stesso argomento puo' 
indurre a pensare che probabilmente le indicazioni presenti in materia sul 
portale sono insufficienti o sono poco chiare.
E' opportuno che l'analisi dei comportamenti, delle aspettative e del gradimento 
degli utenti per i servizi on-line venga condotta anche attraverso la 
comparazione delle valutazioni effettuate per i singoli canali, sia per 
individuare e rimuovere criticita' indipendenti dal canale di erogazione, sia 
per monitorare l'effettivo ritorno degli investimenti sui diversi canali. Cosi', 
ad esempio, l'alta frequentazione di particolari sezioni di un sito, se non si 
accompagnasse ad una diminuzione del numero dei contatti, per le stesse sezioni, 
sugli altri canali, sarebbe un indicatore indiretto di come un'informazione o un 
servizio sia in generale poco chiara o non coerente, inducendo quindi l'utente a 
piu' verifiche sui vari canali su cui l'informazione o il servizio vengono 
erogati.
Nel loro complesso, le informazioni rilevate devono configurarsi come l'elemento 
portante di una strategia evolutiva di successo, per la definizione delle azioni 
conseguenti e delle relative pianificazioni.
E' necessario pertanto:
a) predisporre adeguati sistemi e metodologie di analisi che permettano di 
monitorare il gradimento del servizio offerto, le eventuali richieste di 
ulteriori servizi o l'ampliamento di quelli esistenti e lo spostamento della 
domanda tra i vari canali utilizzabili per uno stesso servizio; a tal fine ogni 
amministrazione puo' utilizzare, nella propria autonomia e responsabilita', gli 
strumenti che ritiene piu' opportuni, quali questionari on-line, possibilmente 
collegati anche alla fruizione di specifici servizi, indagini via e-mail, 
indagini telefoniche guidate attraverso call center, ecc.;
b) utilizzare almeno una struttura minima di rilevazione del livello di utilizzo 
dei servizi sia per quelli di informazione sia quelli transazionali; tale 
struttura minima di rilevazione e' pubblicata e periodicamente aggiornata sul 
sito del Centro nazionale per l'informatica nella pubblica amministrazione (CNIPA) 
www. cnipa.gov. it
c) partendo dai dati quantitativi, effettuare analisi che facciano emergere ed 
interpretino i comportamenti dei navigatori per dedurne indicazioni altrimenti 
non acquisibili;
d) integrare quanto rilevato tramite i questionari ad hoc con i dati acquisiti 
attraverso il contact center, le e-mail e i reclami, che offrono il vantaggio di 
poter effettuare un monitoraggio continuo delle reazioni spontanee e non 
condizionate, rispetto alle campagne periodiche di rilevazione del gradimento 
degli utenti;
e) pianificare ed attuare una effettiva circolarita' delle informazioni, in modo 
che i risultati delle rilevazioni vengano diffusi all'interno 
dell'organizzazione e in particolare ai responsabili dei singoli processi sia 
amministrativi sia tecnologici, per le opportune valutazioni e la definizione 
delle eventuali iniziative necessarie;
f) monitorare periodicamente l'effettiva attivazione delle azioni conseguenti.
I sistemi di rilevazione devono essere attivati entro sei mesi dall'emanazione 
della presente direttiva.
8. La funzione di supporto.
Presso il CNIPA e' istituito un centro di competenza a disposizione delle 
amministrazioni per l'attivazione degli adempimenti previsti dalla presente 
direttiva.
Il centro fornisce supporto informativo, di consulenza diretta e di indirizzo 
finalizzato ad assicurare:
a) la messa a fattor comune di conoscenze ed esperienze tecnologiche e 
organizzative;
b) una maggiore efficacia degli interventi, in termini di consulenza e di 
assistenza alle pubbliche amministrazioni;
c) la diffusione delle conoscenze relative a progetti nazionali o internazionali 
con obiettivi simili.
Per le amministrazioni che non ritengono di poter attivare autonomamente la 
rilevazione diretta del gradimento degli utenti, a richiesta delle stesse puo' 
essere realizzato, a cura del CNIPA, un ambiente di pubblicazione di questionari 
on-line in cui la singola amministrazione abbia uno spazio standard dedicato, 
collegabile dal proprio sito, nonche' servizi per l'elaborazione e la 
prospettazione dei dati. La decisione in merito all'attivazione di tale servizio 
e' assunta in funzione del numero di adesioni ad un protocollo di intesa che 
sara' reso disponibile sul sito CNIPA, contenente le caratteristiche generali 
del servizio proposto.
Il CNIPA inoltre supporta le amministrazioni nell'individuazione delle 
criticita' da superare per un'efficace erogazione on-line dei propri servizi, 
collaborando a verificarne la completezza e la usabilita' nella prospettiva 
degli utenti finali, nonche' a ricercare le soluzioni piu' idonee a risolvere 
eventuali problemi tecnici o organizzativi.
Roma, 27 luglio 2005
Il Ministro per l'innovazione e le tecnologie
Stanca
Il Ministro per la funzione pubblica
Baccini
Registrato alla Corte dei conti il 23 settembre 2005 Ministeri istituzionali, 
Presidenza del Consiglio dei Ministri registro n. 11, foglio n. 260
Allegato n. 1
La qualita' dei siti e dei portali. Aspetti tecnici e organizzativi 
dell'interazione con l'utente
Nell'erogazione dei servizi on-line l'interazione con l'utente attraverso il 
contatto diretto rappresenta una componente essenziale per l'efficacia del 
servizio stesso, da attuarsi almeno per mezzo del canale telefonico (contact 
center) e della posta elettronica. In particolare, per quanto riguarda il 
contact center, gli operatori devono avere una formazione adeguata a comprendere 
il problema dell'utente, guidarlo, se necessario, a definire con chiarezza il 
proprio quesito, e a dare comunque una risposta circostanziata ancorche' 
interlocutoria (ad esempio, chiarire a chi viene inoltrato il quesito, modalita' 
e tempi stimati per la risposta); inoltre devono disporre di un'adeguata 
infrastruttura tecnico-organizzativa per tracciare l'interazione in maniera 
strutturata, inoltrarla correttamente e tempestivamente e monitorarne gli esiti.
Analogamente, per quanto riguarda l'interazione per posta elettronica e' 
opportuno che l'utente venga guidato, nello strutturare il proprio quesito, 
suggerimento o reclamo, in maniera da individuare facilmente l'ufficio 
competente, agevolare la risposta, tracciare in maniera omogenea e organica 
l'interazione; ad esempio, e' utile impostare la e-mail prevedendo dei campi 
predefiniti che individuino il tipo di messaggio e l'argomento relativo, 
possibilmente estratto da una lista di parole chiave da selezionare.
Infine, e' necessario predisporre adeguate procedure organizzative che 
assicurino la tempestiva e puntuale gestione dei quesiti da parte degli uffici 
competenti e la efficace chiusura del contatto con l'utente, ed eventualmente 
prevedere la disponibilita' di opportuni strumenti di e-mail management per 
agevolare e tracciare il processo.
 
Allegato n. 2
Organizzazione delle diverse fonti di rilevazione del gradimento degli utenti
Per quanto riguarda la modalita' diretta, la progettazione del questionario 
e delle altre forme di contatti va effettuata utilizzando adeguate metodologie 
che ne assicurino efficacia ed utilita'; inoltre e' importante rilevare non solo 
il gradimento espresso rispetto ai servizi disponibili, ma si deve rivolgere una 
particolare attenzione a quei servizi che costituiscono le principali 
aspettative future degli utenti. La conoscenza di servizi non ancora presenti, 
ma attesi, rappresenta un passo ulteriore di ausilio per la pianificazione di 
nuovi interventi. Le indicazioni vanno opportunamente confrontate con il 
potenziale bacino di utenza, con altri parametri inerenti i costi necessari per 
la loro realizzazione e con la loro concreta fattibilita'.
Nella definizione dei rapporti «indiretti» occorre fare in modo che quanto 
proviene dagli utenti in termini di informazioni e indicazioni sia il piu' 
possibile strutturato, affinche' se ne possano trarre dei vantaggi in fase di 
analisi. Da qui l'importanza:
a) che la strutturazione della interazione via e-mail sia orientata anche a 
rilevare la percezione dello scrivente;
b) che l'operatore di contact center sia adeguatamente formato e sensibilizzato 
anche per far emergere criticita' ed aspettative, e che l'infrastruttura 
tecnologica consenta un'agevole e coerente tracciatura di tali informazioni;
c) che le informazioni tratte dai due canali confluiscano in un database 
integrato.
Nella misurazione delle caratteristiche tecniche di utilizzo dei servizi, si 
devono rilevare il numero di accessi necessari per individuare la transazione 
desiderata, il numero di pagine visitate per unita' di tempo, il numero di 
sessioni, la percentuale e la fase di «abbandono» lungo i percorsi di fruizione 
dei diversi servizi (ad esempio, nel caso in cui si ricorra a componenti on-line 
solo per estrarre informazioni, realizzando l'interazione con modalita' 
tradizionali, e' ragionevole ipotizzare che l'esigenza esiste, ma la modalita' 
di erogazione della transazione e' inadeguata).
Altra informazione interessante e' la distribuzione degli accessi nel tempo e, 
soprattutto, la percentuale degli accessi di nuovi utenti rispetto al totale, 
che costituisce un significativo indice di fidelizzazione e quindi di 
gradimento.
La misurazione dell'utilizzo del servizio si puo' articolare in numero di 
accessi totali, in media giornaliera, in valore massimo e valore minimo degli 
stessi. Inoltre si puo' definire il numero degli accessi in prospettiva 
longitudinale (ad esempio numero riscontrato nell'ultimo mese, nei due mesi, sei 
mesi e dodici mesi precedenti).
Questa ulteriore articolazione permettera' di rilevare l'andamento del servizio 
on-line ed eventuali aumenti o diminuzioni in rapporto a modifiche del servizio 
erogato on-line e, soprattutto, al livello di fruizione su altri canali.
I dati rilevati devono essere organizzati in un'apposita base dati con 
profondita' storica, per analizzarne gli andamenti nel tempo e per operare 
confronti tra analoghe tipologie di servizi, comprensiva anche delle analisi 
effettuate sulle e-mail e sulle chiamate al contact center.
Tale base informativa rappresenta uno strumento essenziale per la pianificazione 
strategica e tecnica dei nuovi interventi e quindi deve essere predisposta in 
maniera da consentire un accesso agevole, mirato e tempestivo alle informazioni 
per i diversi livelli operativi e decisionali dell'amministrazione.