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Decreto 1 aprile 2004
Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio. Linee guida per l'utilizzo dei sistemi innovativi nelle valutazioni di impatto ambientale.
(GU n. 84 del 9-4-2004)
Vista la legge 8 luglio 1986, n. 349, che prevede l'istituzione del 
Ministero dell'ambiente e norme in materia di danno ambientale;  
Vista la legge 11 marzo 1988, n. 67, così come modificata dalla legge 23 marzo 2001, n. 93;
Visto il decreto legislativo 20 agosto 2002, n. 190;
Visto il decreto del Presidente della Repubblica 17 giugno 2003, n. 261, concernente il regolamento di organizzazione del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio;
Vista la legge 16 gennaio 2004, n. 5, di conversione in legge del decreto-legge 14 novembre 2003, n. 315, recante disposizioni urgenti in tema di composizione delle commissioni per la valutazione di impatto ambientale e di procedimenti autorizzatori per le infrastrutture di comunicazione elettronica;
Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 16 dicembre 2003, registrato dalla Corte dei conti in data 12 gennaio 2004, registro n. 1, foglio n. 49, di istituzione della commissione speciale di valutazione d'impatto ambientale, ai sensi del decreto legislativo 20 agosto 2002, n. 190, ed in particolare l'art. 12;
Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 23 gennaio 2004, registrato alla Corte dei conti - Ministeri istituzionali - Presidenza del Consiglio dei Ministri il 19 febbraio 2004, registro n. 2, foglio n. 104, di istituzione della commissione per la valutazione d'impatto ambientale ed in particolare l'art. 12;
Considerata la necessità di individuare e pertanto di diffondere le linee guida per l'utilizzo dei sistemi innovativi di cui sia scientificamente verificata la validità e l'efficacia, per l'abbattimento e la mitigazione dell'inquinamento ambientale;
Decreta:
Art. 1.  Individuazione delle linee 
guida
1. Sono individuate le linee guida per l'utilizzo di sistemi 
innovativi per l'abbattimento e la mitigazione dell'inquinamento ambientale, 
così come riportate nell'allegato 1.
2. Le linee guida di cui al presente 
decreto potranno essere modificate annualmente con decreto del Ministro 
dell'ambiente e della tutela del territorio.
3. Nella redazione dei progetti 
il proponente deve attenersi al contenuto delle linee guida per l'utilizzo di 
sistemi innovativi per l'abbattimento e la mitigazione dell'inquinamento 
ambientale, ciò al fine di garantire una migliore qualità ambientale dei 
progetti stessi.
Art. 2.  Istituzione della commissione di 
valutazione
1. Ai fini della revisione delle linee guida e' istituita 
un'apposita commissione, presso il Ministero dell'ambiente e della tutela del 
territorio, con il compito di valutare la validità scientifica e l'efficacia dei 
sistemi innovativi proposti, e di fornire il necessario supporto tecnico e 
scientifico al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio.
2. La 
commissione di cui al precedente comma e' composta dai due responsabili di 
sezione della commissione speciale di valutazione di impatto ambientale e dai 
quattro membri del comitato di coordinamento della commissione ordinaria di 
valutazione di impatto ambientale, ed e' presieduta dal direttore generale della 
Direzione generale per la salvaguardia ambientale.
3. La commissione, di cui 
al comma 1 del presente decreto, può avvalersi del supporto dell'APAT al fine di 
verificare la validità dei sistemi innovativi per l'abbattimento e la 
mitigazione dell'inquinamento ambientale proposti.
4. La commissione, di cui 
al precedente comma 1, presta la propria attività a titolo 
gratuito.
Art. 3. Presentazione, deposito e diffusione delle istanze 
dei sistemi innovativi
1. Le proposte di nuovi sistemi innovativi per 
l'abbattimento e la mitigazione dell'inquinamento ambientale sono presentate 
complete della necessaria documentazione tecnico-scientifica di supporto, al 
Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio.
2. La documentazione 
scientifica relativa alle linee guida di cui all'art. 1, nonchè quella di cui al 
precedente comma 1 viene custodita in un apposito archivio presso la Direzione 
generale per la salvaguardia ambientale.
3. Il Ministero, in collaborazione 
con l'APAT, provvederà all'aggiornamento della documentazione 
tecnico-scientifica e si adopererà per la diffusione e la pubblicizzazione dei 
sistemi innovativi individuati dalle linea guida. L'APAT provvede alla creazione 
di uno specifico sito internet dei sistemi innovativi per l'abbattimento e la 
mitigazione dell'inquinamento ambientale, di cui al presente decreto, e ne cura 
il costante aggiornamento.
Il presente decreto entra in vigore il giorno 
successivo alla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale.
Roma, 1° aprile 
2004
Il Ministro: Matteoli
Allegato 
1
Metodologie e Raccomandazioni per la mitigazione e abbattimento 
dell'inquinamento ambientale
SCHEDA TECNICA N. MR- 001
Data revisione 28.02.2004
1. ARGOMENTO: Linee guida VIA
2.DESCRIZIONE:
Documento del 18.06.2001 redatto da un gruppo di lavoro dell'ANPA (oggi APAT), su richiesta del Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio, composto da M. Cirillo (coordinatore), M. Belvisi, S. Brini, R. Laraia, M.A. Polizzotti, M. Urbani, integrato da L. D'Amico, T. Piccinno, G. Cascio, A. Pini, S. Spina, D. Atzori. Ai lavori hanno partecipato Sergio Malcevschi dell'Università di Pavia, i membri della Commissione VIA (in particolare Giammattei, Lupi, Polizzy, Sauli, Zambrini), Borzi e D'Anna del Servizio VIA (articolata secondo le vigenti normative) nel nuovo contesto normativo, precisando i criteri di valutazione che dovranno essere adottati in funzione dei diversi livelli di progettazione, specificando i requisiti qualitativi e quantitativi degli studi di impatto ambientale, esplicitando i possibili esiti della procedura in relazione alle diverse fasi decisionali nelle quali è previsto che esso intervenga.
3.RIFERIMENTI:
[1] Linee guida VIA, Parte Generale, ANPA -(Oggi Apat) 18.06.2001 pp.34
Capitolo 1 - Il nuovo contesto normativo e procedurale
Capitolo 2 - L'impatto ambientale e i criteri di valutazione
Capitolo 3 - Attività per la realizzazione degli studi di impatto ambientale
[2]Linee guida VIA - Appendici, ANPA - (Oggi APAT) 18.06.2001 pp. 38 da 35 a 72
Appendice 2.A - Descrizione delle principali linee di impatto ambientale
Appendice 2.B - Unità ambientali sensibili di cui verificare la presenza sulle aree interessate dal progetto, e da tradurre in apposite cartografie
Appendice 3.A - Indicazioni per la redazione degli studi di impatto ambientale
Appendice 3.B - Criteri realizzativi per mitigazioni e compensazione di ricostruzione ambientale
4. EFFICACIA, ACCURATEZZA, VANTAGGI:
Approccio integrato e completo all'analisi degli impatti ambientali connessi alla realizzazione di un opera.
Le linee guida contengono una descrizione delle principali linee di impatto, delle unità ambientali sensibili di cui verificare la presenza sulle aree interessate dal progetto, e da tradurre in apposite cartografie, le indicazioni per la redazione degli studi di impatto ambientale, ed i criteri realizzativi per mitigazioni e compensazioni di ricostruzione ambientale
5. CAMPO DI APPLICAZIONE:
Tutte le opere soggette a VIA Nazionale
6. NOTE
SCHEDA TECNICA N. MR- 002
Data revisione 28.02.2004
1. ARGOMENTO: Inquinamento acustico di infrastrutture di 
trasporto
2. DESCRIZIONE:
Collana tecnico 
scientifica dal titolo “Tutela dell’Ambiente dall’Inquinamento A~&ìco 
composta da 10 volumetti redatta dal CIRIAF (Centro Interuniversitario di 
Ricerca sul1’Inquina4i~dto da Agenti Fisici), in collaborazione con ii Ministero 
dell’Ambiente SIAR nel febbraio 2000. I 1*~n~i otto volumetti, di Cui si 
raccomanda l’adozione, forniscono, per le varie infrastrutture di trasporto, i 
criteri di progettazione, valutazione, esecuzione e abbattimento de 
rumore.
3. RIFERIMENTI
[1] Vol. 1 - Criteri per 
l’esecuzione dei piani di contenimento ed abbattimento del rumore prodotto dalle
infrastrutture Stradali, pp. 88
[2] Vol. 2 - Criteri per l’esecuzione dei 
piani di contenimento ed abbattimento del rumore prodotto dalle infrastrutture 
Ferroviarie, pp. 77
[3] Vol. 3 - Criteri per l’esecuzione dei piani di 
contenimento ed abbattimento del rumore prodotto dalle infrastrutture 
Aeroportuali, pp.249
[4] Vol. 4 - Criteri per l’esecuzione dei piani di 
contenimento ed abbattimento del rumore prodotto dalle infrastrutture 
Marittimo-Fluviali, pp. 47
[5] Vol. 5 - Criteri per la progettazione degli 
interventi di bonifica acustica, pp.92
[6] Vol. 6 - Criteri per la 
progettazione degli interventi di bonifica acustica, pp. 57 
[7] Vol. 7 - 
Criteri per la valutazione degli interventi di bonifica acustica, pp107
[8] 
VoI. 8 - Tecniche di misura ed abbattimento del rumore, pp. 
122
Pubblicazione. febbraio 2000
4. EFFICACIA, ACCURATEZZA, 
VANTAGGI
Approccio integrato e completo all’analisi degli impatti 
acustici, criteri di progettazione, valutazione esecuzione e contenimento del 
rumore.
5. CAMPO DI APPLICAZIONE
Tutte le opere 
infrastrutture di trasporto soggette a VIA.
Redazione dei piani di 
contenimento ed abbattimento del rumore delle infrastrutture di 
trasporto.
6. 
NOTE
Informazoini su pubblicazioni CIRIAF
- "Mauto Felli": www.ciriaf.it
 
SCHEDA TECNICA N. MR- 003
Data revisione 28.02.2004
1. ARGOMENTO: Metodologia per la valutazione dell’inquinamento 
acustico prodotto da Centrali Termoelettriche nel territorio 
circostante
2. DESCRIZIONE:
La metodologia per 
la valutazione dell’inquinamento acustico prodotto da Centrali Termoelettriche nel 
territorio circostante è stata applicata e validata a centrali termoelettriche 
Enel è stata approvata dal Ministero dell’Ambiente SIAR con prot. N. 3544 del 
15 settembre 1998.
Una descrizione della metodologia è contenuta nel più 
ampio documento “Valutazione dell’impatto Acustico di Centrali Termoelettriche” 
redatto dal CIIRIAF (Centro Interuniversitario di Ricerca sull’Inquinamento da 
Agenti Fisici), del maggio 2003.
3. RIFERIMENTI
[1] 
Valutazione dell’Impatto Acustico di Centrali Termoelettrriche CIRIAF — Università 
degli Studi di Perugia, ATI sez. Lombardia, Milano maggio 2003 
V
4. EFFICACIA. ACCURATEZZA. VANTAGGI
4.1 
L’efficacia del metodo è connessa alla possibilità di valutare il livello di 
Rumore dalla centrale anche
in presenza di altre sorgenti acustiche
4.2 
Accuratezza +/-2 dBA
4.3 La metodologia permette di integrare nel processo 
l’attività di verifica e controllo da parte di un
soggetto terzo 
indipendente.
5. CAMPO DI APPLICAZIONE
Centrali 
Termoelettriche sottoposte a 
VIA
6. 
NOTA
Informazioni su pubblicazioni Ciriaf - "Mauro Felli": www 
ciriaf.it
 
SCHEDA TECNICA N. MR- 004
Data revisione 28.02.2004
1. ARGOMENTO:
RELAZIONE DELLA COMMISSIONE AL 
PARLAMENTO EUROPEO E AL CONSIGLIO sull’applicazione e sull’efficacia della 
direttiva VIA (direttiva 85/337/CEE, modificata dalla direttiva 97/1 1/CE) — 
Risultati ottenuti dagli Stati membri nell’attuazione della direttiva 
VIA
2. DESCRIZIONE:
Relazione quinquennale preparata 
dalla Commissione europea per ottemperare alle disposizioni dell’art. 2 della 
direttiva 97/11/CE e dell’art. 11, paragrafi 1 e 2 della direttiva 85/337/CEE 
concernente la VIA di determinati progetti pubblici e privati. Lo studio valuta 
l’efficacia delle modifiche apportate dalla direttiva 97/11/CE e della direttiva 
nel suo complesso. 
3. RIFERIMENTI
    
Bruxelles, 23/06/2003 
COM(2003) 334 definitivo
pp. 62
4. EFFICACIA, ACCURATEZZA, 
VANTAGGI
La relazione prende in esame gli aspetti chiave del 
funzionamento della direttiva sulla VIA, tra i quali la selezione (o screening), 
il riesame e la fase di adozione di decisioni. La relazione esamina inoltre le 
soluzioni adottate dagli Stati membri per affrontare alcuni aspetti cruciali 
della VIA, come le alternative possibili, la partecipazione del pubblico e il 
controllo di qualità; mette in evidenza varie carenze e punti deboli e propone 
alcune raccomandazione) per una migliore applicazione della direttiva in 
questione.
5. CAMPO DI APPLICAZIONE
Tutte le tipologie 
di opere soggette a 
VIA
6. 
NOTE
Consultabile on-line sul sito
http://europa.eu.int/comm/environment/eia/eia-support.htm
 
SCHEDA TECNICA N. ST- 001
Data revisione 28.02.2004
1. COMPONENTE 
AMBIENTALE:             
Inquinamento atmosferico
2. DESCRIZIONE: Multe, 
Pavimentazioni, Pitture, Intonaci e Rivestimenti contenenti sostanze 
Fotocatalitiche con Biossido di Titanio (Ti O2) per la riduzione di 
ossidi di azoto NOxt, VOC, Batteri, ed altri inquinanti atmosferici.
 In particolare:
2.1 
Manto stradale drenante rinforzato con filato di vetro in calcestruzzo, 
contenete cemento fotocatalitico di spessore da 50 a 250 mm;
2.2 Rivestimento 
stradale rinforzato con filato di vetro di spessore non superiore a 3 mm 
premiscelato in polvere, composto da cemento fotocatalitico, inerti calcarei e di quarzo 
a granulometria selezionata e additivi speciali.
2.3 intonaco rasante rinforzato con filato di 
vetro, premiscelato in polvere, composto da cemento fotocatalitico, inerti calcarei e di quarzo a granulometria selezionata, 
additivi fluidificanti speciali. 
2.4 Pittura cementizia di spessore minore di 1 mm realizzata con cemento 
fotocatalitico, inerti calcarei e di quarzo a granulometria fine e additivi 
speciali.
2.5 Pittura a base di silicato di potassio contenete 
fotocatalizzatore (Ti O2) inerti ultrafini ed additivi speciali.
2.6 
Pavimentazioni per parcheggi, piste ciclabili. rotonde, piazze e simili, 
realizzate con masselli a base di cemento fotocatalitico aggregati silicei e calcarei di granulometria 
controllata ed additivi speciali.
3. ACCERTAMENTO DELLA 
VALIDITA’ TECNICO SCIENTIFICA: PROVE TECNICHE, VALIDAZIONI E CERTIFICAZIONI
I risultati 
relativi alle prove tecniche sono contenute nella seguente 
documentazione:
[1] Una relazione tecnico scientifica del dipartimento di 
Chimica dell’Università di Ferrara di: Rossano Amadelli, Luca Samiolo, responsabile prof. Andrea 
Maldotti dal Titolo: Materiali fotocatalitici in edilizia, contratto n. R/CTG/MAL/l/U2, Ferrara 
06/011/2003.
[2] Una relazione dell’Università degli studi di Urbino - Centro 
per le valutazioni Ambientali delle attività  industriali sottoscritta dal direttore Prof. 
Gaetano Cecchetti, dal titolo: Relazione sullo studio eseguito  per la valutazione delle capacità di 
abbattimento di alcuni fra ipiù comuni inquinanti atmosferici ad opera di malte cementizie fotocatalitiche, Urbino, loc. 
Crocicchia, Urbino 10/11/2003;
[3] Una relazione dell’Istituto Superiore di 
Sanità - Laboratorio di Igiene ambientale, a firma del direttore prof. Giovanni A. Zapponi4 dal titolo: Alcune 
applicazioni sulle proprietà fotocatalitiche del biossido di Titanio TiO2 e le applicazioni per la degradazione di sostanze 
chimiche di vario genere; Viale regina Elena, 299, Roma 11.04.2003.
[4] Una 
relazione tecni~agell’ARPA Lombardia a firma del dott. Vome Giannelle dell’Unità 
Operativa Aria, dipartimento Sub-Provinciale Città di 
Milano, via Juvaria, 22, Milano, Prot. int. 8159 del 01 sett. 2003 relativa alla Sperimentazione di Intonaco al 
TiO2 in ambienti interni.
[5] Una relazione tecnica dell’ARPA Lombardia a 
firma del dott. Vorne Giannelle dell’Unità Operativa Aria, dipartimento Sub- Provinciale Città di 
Milano, via Juvaria, 22, Milano, Prot. Int. 8088 deI 07 maggio 2003. relativa alla Sperimentazione di 
Intonaco al TiO2 in ambienti interni.
[6] Una relazione tecnica del CNR 
Istituto Inquinamento Atmosferico di Roma, prot. 392/2003 firmato dal dott. Ivo Allegrini che illustra le potenzialità 
dei materiali contenenti Ti 02, ne spiega i meccanismi chimici azione del fotocatalizzatore sulla depurazione 
dell’aria da Ossidi di Azoto (NOx). A questa relazione è allegato un rapporto di prova relativo a 
sperimentazioni di laboratorio.
[7] Una relazione tecnica dell’ITC (Istituto 
per le tecnologie della costruzione) CRN di 5. Giuliano Milanese sull’abbattimento di VOC a firma di 
Alberto Strini del 18 ottobre 2002.
[8] Attestati di prova n. 176884 e n. 
175411 dell’Istituto Giordano di Belluria (RN) rispettivamente del 29.10.2003 e del 16.09.2003 relativi alla 
verifica di proprietà di assorbimento di agenti inquinanti su piastrelle ceramiche modificate 
superficialmente. Le prove sono eseguite in presenza di NOx e esposizione a UV nel primo caso e lampade a 
spettro solare nel secondo caso.
4. EFFICACIA: 
L’efficacia è variabile in finzione dello 
spettro e della distribuzione spettrale della potenza raggiante incidente sulla 
superficie trattata con sostanze fotocatalitiche.
Di seguito vengono 
riportati i dati sull’efficacia del sistema innovativo come i nei documenti 
e certificati:
a) riduzione degli Ossidi di Azoto NOx pari a circa 30 
Tonnellate/Anno per Km2 di superficie trattata (vedasi rif. [6], 
[8])
b) riduzione dal 2 al 37% delle concentrazioni di NO2 
all'interno di appartamenti con pareti dotate di intonaco trattato (vedasi rif. [4])
c) riduzione delle concentrazioni di NO2 pari al 14%. (vedasi 
rif. [5])
d) accertata Fotodegradazione di 4-Clorofeno, Benzaldeide, 
Bis-Fenolo (vedasi rif. [1])
5. CAMPO DI 
APPLICAZIONE
Infrastrutture di trasporto stradale
Pavimentazioni stradali (rivestimenti, manti stradali etc.)
Barriere spartitraffico
Infrastrutture di trasporto Aeroportuale
Piste aeroportuale, viabilità interna e strutture edilizie aeroportuali
Infrastrutture di trasporto ferroviario, stazioni
Intonaci esterni ed interni
Rivestimenti interni di gallerie con idonea illuminazione
Rivestimenti interni barriere acustiche
Superfici di elementi di arredo urbano
Superfici esterne esposte alla radiazione solare
Parcheggi
Ricettori sensibili quali scuole, ospedali abitazioni, edifici pubblici e privati
Rivestimento dei canali e vasche di raccolta di acque di piattaforma ed acque di prima pioggia
 
6. 
NOTE
 
SCHEDA TECNICA N. ST- 002
Data revisione 28.02.2004
1. COMPONENTE AMBIENTALE: Inquinamento delle acque e dei 
suoli
2. DESCRIZIONE: Raccolta e depurazione delle acque 
di piattaforma di infrastrutture di trasporto
L’obiettivo di questo 
sistema deve essere quello di trattenere all’interno della piattaforma 
infrastrutturale il potenziale carico inquinante disperso durante il suo 
esercizio.
A tal proposito è stato sperimentato un sistema di 
pavimentazione speciale le da utilizzare per le corsie di emergenza delle 
autostrade, mediante sperimentazione in laboratorio.
Il sistema, che 
dovrà essere testato anche sul campo mediante la realizzazione di campioni 
di pavimentazione, potrà essere adattato — dopo idonea prova in campo — per 
le seguenti tipologie di interferenza:
2.1 Acque di piattaforma di 
autostrade;
2.2 Acque di piattaforma di parcheggi e piazzali
2.3 Acque di 
piattaforma di piazzole di sosta ed aree di servizio.
2.4 Acque di 
piattaforma e di prima pioggia di infrastrutture di trasporto 
aeroportuale
Il comportamento strutturale del sistema di intercettazione 
deve essere in grado di svolgere le funzioni di drenaggio, trattenuta, 
abbattimento e/o rilascio ritardato del carico inquinante.
Il pacchetto 
messo a punto dalla Società Autostrade Spa, denominato “pavimentazione 
serbatoio”, prevede, sopra lo strato di misto granulare stabilizzato standard, 
uno strato granulare misto zeolite-sepiolite con geocelle, uno strato di argilla espansa trattata per assorbimento
olii 
con geocelle, una griglia in poliestere ad elevata resistenza, uno stato di conglomerato bituminoso in argilla 
espansa robusta e l’ordinaria usura drenante.
3.  ACCERTAMENTO 
DELLA VALIDITA' TECNICO SCIENTIFICA: PROVE TECNICHE, VALIDAZIONI E CERTIFICAZIONI
E’ stata condotta 
una fase di sperimentazione di laboratorio con simulazioni idrauliche e scelta 
dei materiali più idonei con misura delle concentrazioni degli inquinanti 
degli invasi possibili e dei tempi di rilascio.
Sono previste fasi di sperimentazione con esecuzione di una 
prova di carico Statico e dinamico con messa su strada dei sistemi campione di intercettazione per le necessarie 
verifiche di funzionalità a medio-lungo termine e in condizioni di presenza di traffico.
Le prove sono 
state eseguite dalla Società Autostrade Spa e sono pubblicate, in sintesi, sulla 
rivista Le Strade n. 12 Dicembre 2000.
4. EFFICACIA:
I risultati di alcune osservazioni in 
laboratorio hanno messo in evidenza valori dei tempi rilascio del sistema (o capacità di invaso), tra i quali per esempio, ipotizzando una 
sezione di deflusso di 2 in e lunghezza di 8 ai , si ottiene che il 50% della portata immessa di il l/s 
viene restituita in 35 minuti, per assetto longitudinale con pendenza nulla. I dati pubblicati mettono in 
evidenza anche che l’effetto rigurgito imposto da una riduzione al 25% della 
luce di scarico determina un utile ulteriore ritardo nella restituzione dei 
volumi idrici immessi valutabile nell’ordine di 5 minuti per il 50% della 
portata immessa.
Sono state eseguite anche delle prove 
sull’abbattimento del carico inquinante ordinario (metalli pesanti), facendo circolare una soluzione a concentrazione nota di metalli e 
compionandola in uscita ad intervalli di tempo successivi e sottoponendo i campioni ad analisi di laboratorio. 
I risultati ottenuti evidenziano un abbattimento del 85% sul Cromo del 
81% sul Rame, del 73% sul Nichel e del 96% sul Piombo.
Sono state eseguite anche prove di 
carico.
La sperimentazione non può considerarsi conclusa ma mette in 
evidenza utili potenzialità del sistema sia nella versione “soluzione di massima protezione”
che è utilizzabile anche 
come dispositivo di presidio preposto per mitigare gli effetti di uno sversamento accidentale ( da 
associare ad un sistema di monitoraggio e di pronto intervento), sia nella soluzione standard che 
limita la sua efficacia nella trattenuta degli inquinanti ordinari (metalli pesanti).
5. CAMPO DI 
APPLICAZIONE
Infrastrutture di trasporto stradale
Pavimentazioni 
stradali
Piste aeroportuali
Gallerie
Parcheggi e piazzali
Infrastrutture di trasporto
aeroportuale
6. 
NOTE
 
SCHEDA TECNICA N. ST- 003
Data revisione 28.02.2004
1. COMPONENTE AMBIENTALE: Inquinamento 
acustico
2. DESCRIZIONE: Dispositivi elettroacustici 
per il controllo attivo e l'abbattimento del rumore integrativi dei sistemi 
passivi, finalizzati alla riduzione dell’inquinamento acustico basse 
frequenze di motori a combustione interna di gruppi elettrogeni motopompe e 
compressori.  
In particolare:
2.1 Silenziatore elettroacustico, da 
aggiungere a quello passivo, per qualsiasi tipo di motore a 
combustione interna alternativo funzionante a regime stazionario o quasi 
stazionario. In particolare per gruppi elettrogeni e motopompe di Potenza 
maggiore di 30 KW,
2.2 Silenziatore elettroacustico per condotto di 
aspirazione di compressori potenza maggiore di 30 kW
3. 
ACCERTAMENTO DELLA VALIDITA’ TECN1~O SCIENTIFICA: PROVE TECNICHE. VALIDAZIONI 
E CERTIFICAZIONI
I risultati relativi alle prove tecniche sono 
contenute nella seguente documentazione:
[1] M.A. Jay, Active Noise 
Silencing, PRCI — Technology for Energy Pipelines, Project PR-2 16-9117,  Arllngton, USA, Gennaio 1994.
[2] G. 
Mangiante, A. Roure, M. Winninger, Optimized unidirectional system for active 
control of sound in ducts, Active 99, Fort Lauderdale, Florida, 
USA,1999.
[3] M. Zhang, E. Shafai, H.P. Geering, Robusi adaptive control for 
active noise cancellation in a duci, Active 99, Fort Lauderdale, Florida, USA, 
1999.
[4] Fraunhofer IBP, An active silencer for harsh envzronmental 
conditions, Proceedings of FORUM ACUSTCUM 99, The Joint ASA/EAA Meeting, Berlino, 
1999.
[5] R. Boonen, P. Sas, Development of qn active exhaust silencer for 
internai combustion engines using feedback control, SAE-paper l999-0l-1844.
[6] 
T. Tanaka, K. Li, An active muffler for medium-duly diesel vehicles considering 
acceleration characteristics, JSAE Review 21 pp. 576-578, 
2000.
[7] Relazioni tecnico scientifiche del Dipartimento di Ingegneria 
Industriale dell’Università degli Studi di Perugia dal Titolo: Disinquinamento acustico con 
metodi di controllo attivo: studio e realizzazione di due sistemi di controllo attivo del rumore allo 
scarico di motori a combustione interna rispettivamente per motori a 2 e 4 tempi, contratto ANPA-Dipartimento 
di Ingegneria Industriale dell’Università degli Studi di Perugia, 2 Volumi, 2000-2001.
[8] 
Relazioni tecnico scientifiche del CIRIAF (Centro Interuniversitario di Ricerca 
sull’inquinamento da Agenti Fisici) dal Titolo: Realizzazione di 
dispositivi basati sul controllo attivo del rumore per la riduzione delle emissioni acustiche di macchine 
di manovra ferroviarie, contratto ITF (Italiana Trasporti Ferroviari S.p.a.)-CIRIAF, 4 Volumi, 
2000-2004.
[9] F. Rossi, C. Buratti, A. Nicolini, Modellisation ofan active 
control system for exhaust noise emission, C.F.A. 2002 aprile  8-11/2002 , Lille, 
France.
[10] F. Rossi, Active Noise Control Technique to improve engine 
efflciency, Energy and Environment 2002, June 6-8, Capri, Italy, 
2002.
4. EFFICACIA:
L’efficacia è variabile in funzione dello spettro, della intensità della 
potenza acustica e della variazione del regime del numero di giri del motore.
L’efficacia maggiore si ottiene 
alle basse frequenze (f minore di 300 Hz) dove i sistemi passivi sono 
più inefficaci. L’esistenza di componenti tonali a frequenze minori di 200 Hz 
è molto disturbante ed è giustamente penalizzata dalla normativa attuale con una maggiorazione di 
6 dB(A), una riduzione anche di pochi dB che permette di eliminare le componenti tonali si traduce in un 
grande vantaggio in termini di riduzione dell’indicatore del disturbo da rumore. 
Di seguito vengono 
riportati i dati sull’efficacia del sistema innovativo come indicati nei 
documenti e  certificati:
a) riduzione di singole componenti tonali fino a 15dB con 
punte di 20 dB (vedasi rif. [1,4, 7, 8, 10])
b) riduzione del livello globale 
di rumore continuo ponderato A fino a 5dBA (vedasi rif. [3, 5, 7, 8, 
10])
5. CAMPO DI APPLICAZIONE
Qualsiasi tipo di 
motore a combustione interna alternativo di impianti industriali funzionante a 
regime stazionario o quasi stazionario di potenza maggiore a 30
Gruppi 
elettrogeni di Potenza maggiore di 30 kW
Condotti di aspirazione di 
compressori di potenza m
Motopompe con motore a Combustione interna di 
potenza maggiore di 30 
kW
6. 
NOTE
 
SCHEDA TECNICA N. ST- 004
Data revisione 28.02.2004
1. COMPONENTE 
AMBIENTALE:         Inquinamento 
acustico e atmosferico
2. DESCRIZIONE: 
Finestre ventilate antirumore da utilizzarsi per la protezione dei ricettori, 
in conformità alla tabella i del Decreto del Ministero dell’Ambiente 29.11.2002, 
presentano elevati valori del potere fonoisolante anche in presenza di sistemi 
di aerazione, filtrazione e ventilazione degli ambienti interni.
In 
particolare:
2.1 Finestre antirumore dotate di aeratore a labirinto acustico 
silenziato, ventilazione naturale, con o senza filtri per la purificazione dell’aria, con o senza tapparella 
integrata e cofanatura esterna.
2.2 Finestre antirumore dotate di aeratore a 
labirinto acustico silenziato. a ventilazione forzata, con o senza filtri per la purificazione dell’aria, con o senza tapparella integrata e 
cofanatura esterna.
L’installazione delle finestre ventilate antirumore è abbinata a sistemi 
di ventilazione forzata per permettere il ricambio e la filtrazione dell’aria e il raffrescamento 
estivo (se non garantito da altri sistemi).
3. ACCERTAMENTO 
DELLA VALIDITA’ TECNICO SCIENTIFICA: PROVE TECNICHE, VALIDAZIONI E CERTIFICAZIONI
 
I 
risultati relativi alle prove tecniche sono contenute nella seguente 
documentazione:
[1] Prove di laboratorio su infissi RELAZIONE 
TECNICO-SCIENTIFICA CIRIAF (Centro Interuniversitario per la Ricerca 
Sull’inquinamento da Agenti Fisici) - Direttore Prof. Giorgio Galli 
- 1998
    Certificati CIRIAF da A001/1998 a A014/1998 e da
T001/1998 a T014/1998
[2] Caso - pilota 
Genova: Sperimentazione di finestre antirumore ventilate finalizzata alla 
realizzazione di interventi - pilota di bonifica acustica. Misure 
di portata di ventilazione in presenza di filtri sull’aeratore della finestra antirumore 
RAPPORTO DI SINTESI CIRIAF (Centro interuniversitario per la Ricerca Sull’inquinamento da Agenti Fisici) - 
Direttore Prof. Giorgio Galli - luglio 2000 
     Certificafi CIRIAF da T015/1999 a 
T022/1999.
[3] Caso - pilota Genova: Sperimentazione di finestre 
antirumore ventilate finalizzata alla realizzazione di interventi - pilota di bonifica acustica Misure 
di potere fonoisolante in presenza di filtri sull’aeratore della finestra antirumore RAPPORTO DI SINTESI CIRIAF (Centro Interuniversitario per la Ricerca Sull’inquinamento
da Agenti Fisici) - Direttore Prof. Giorgio Galli - luglio 2000
     Certificati 
CIRIAF da A015/2000 ad A022/2000.
[4] Caso - Pilota Genova: 
Sperimentazione di finestre antirumore ventilate finalizzata alla realizzazione 
di interventi - pilota di bonifica acustica. Misure 
di potere fonoisolante di finestre ventilate antirumore in presenza di cassonetto RAPPORTO DI SINTESI CIRIAF (Centro Interuniversitario per la Ricerca Sull’inquinamento da Agenti Fisici) - Direttore Prof. Giorgio Galli - giugno 2003.
    Certificati CIRIAF 
da A049/2003 ad A052/2003
    Certificati CIRIAF da A001/1998 
ad A014/1998 e da T001/1998 a T014/1998.
    Certificati 
CIRIAF da A015/2000 ad A022/2000 e da T015/1999 a 
T022/1999.
4. EFFICACIA: 
L’efficacia è variabile in finzione dello 
spettro e della distribuzione spettrale della potenza acustica. 
Di seguito 
vengono riportati i dati sull’efficacia del sistema innovativo come i nei 
documenti e certificati:
a) Indice di valutazione del Potere fonoisolante 
Rw da 28 a 38 dB (vedasi rif. [1,3,4])
b) Portata d’aria con 
differenza di pressione di 10 Pa da 73 a 343 m3/h , (vedasi rif. 
[1,2])
5. CAMPO DI APPLICAZIONE
Ricettori 
sensibili isolati
Ricettori sensibili per i quali sono risultati 
insufficienti altri Sterni di abbattimento del rumore quali
Barriere 
acustiche, pavimentazione fonoasassorbenti, 
etc.
6. 
NOTE
 
SCHEDA TECNICA N. ST- 005
Data revisione 28.02.2004
1. COMPONENTE AMBIENTALE: Inquinamento acustico ed energia 
fotovoltaica
2. DESCRIZIONE: Barriere 
antirumore dotate di celle fotovoltaiche che, in conformià al Decreto 
del Ministero dell‘Ambiente e della Tutela del Territorio del 23.11.2001, 
uti1izzano superfici della barriera acustica favorevolmente inclinate ed esposte al sole per produrre energia 
elettrica da utilizzare principalmente per la sicurezza, la segnaletica, l’illuminazione di 
gallerie, etc.
In particolare: 
2.1 Barriere antirumore verticali dotate 
o meno di sistema antidiffrativo, pendini ed aggetti, di elementi trasparenti caratterizzate dalla presenza di celle fotovoltaiche disposte 
in posizione favorevole alla captazione dell’energia solare.
2.1 Barriere antirumore a tunnel che 
coprono integralmente o parzialmente l'infrastruttura di trasporto stradale o ferroviario dotate di elementi trasparenti, elementi 
fonoasassorbenti e fonoisolanti, celle fotovoltaiche.
 
3. 
ACCERTAMENTO DELLA VALIDITA’ TECNICO SCIENTIFICA: PROVE 
TECNICHE, VALIDAZIONI E CERTIFICAZIONI
I risultati relativi alle prove tecniche sono contenute 
seguente documentazione:
[1] Prove di Laboratorio su pannelli 
fonoisolanti fonoasassorbenti per barriere antirumore dotati di celle fotovoltaiche — Relazione Tecnico scientifica Finale 
anno 2000. CIRIAF (Centro Interuniversitario per la Ricerca Sull’inquinamento da Agenti Fisici) - 
Direttore Prof. Giorgio Galli, Perugia dicembre     
2000.
 
Certificati delle prove rilasciati dal CIRIAF n.: da A023/2000 a A030/2000 e da T023/2000 a T026/2000.
[2] 
Progetto di barriere antirumore a tunnel integrate con pannelli fotovolatici 
prove di laboratorio su  pannelli fonoisolanti 
fonoasassorbenti per barriere antirumore dotati di celle fotovoltaiche — 
Relazione     Tecnico scientifica Documento Finale anno 2001. 
CIRIAF (Centro Interuniversitario per la Ricerca 
Sull’inquinamento da Agenti Fisici) - Direttore Prof. Giorgio Galli, Perugia 
dicembre 2001.
    Certificati delle prove rilasciati dal 
CIRIAF n: da A038/2001 a A041/2001 e da T02712001 a 
T029/2001.
[3] Sperimentazione di sistemi innovativi integrati di 
abbattimento del rumore e sfruttamento delle fonti 
rinnovabili di energia - Prove di Laboratorio su pannelli fonoisolanti 
fonoasassorbenti per barriere antirumore dotati di celle fotovoltaiche - Documento Finale anno 2002.
    Certificazione 
delle prove rilasciati dal CIRIAF n.: da A042/2002 a A045/2002 e da T030/2002 
a T033/2002
4. EFFICACIA:
L’efficacia è variabile in funzione dello 
spettro e della distribuzione spettrale della potenza acustica.
Di 
seguito vengono riportati i dati sull’efficacia del sistema innovativo come in 
ti nei documenti e certificati:
a) Indice di valutazione del Potere 
fonoisolante Rw da 26 a 36 dB e DLR da 22 a 33 dB (vedasi 
rif. [1, 2, 3]).
b) Coefficiente di assorbimento acustico valutato con 
l’indice DLα (vedi nota 1) da 1.3 
a 3.2 dB
(vedasi rif. [1. 2, 3]).
c) Funzionalità delle celle fotovoltaiche: 
Regolare prima e dopo invecchiamento con stress termoigrometrico in camera 
climatica (vedasi rif. [1, 2, 3]).
d) Isolamento elettrico: Regolare prima e 
dopo invecchiamento con stress termoigrometrico in camera climatica (> 50MΩ) (vedasi rif. [1, 2, 3]).
5. 
CAMPO DI APPLICAZIONE
Abbattimento del rumore prodotto da 
infrastrutture di trasporto, stradale e ferroviario
Abbattimento del rumore all’uscita e all’imbocco di 
gallerie
Abbattimento del rumore dei tratti in viadotto di infrastrutture di 
trasporto e luoghi ove più difficile risulta mettere in atto azioni vandaliche 
di asporto delle celle fotovoltaiche.
La presenza di celle fotovoltaiche è 
subordinata alla presenza di superfici delle barriere favorevolmente esposte alla radiazione solare e alla possibilità di installare una 
potenza minima di impianto superiore a 10 kWp.
6. 
NOTE
1. Il valore dell’indice DLα si riferisce all’intera 
barriera integrata con celle fotovoltaiche e non alla sola parte 
fonoassorbente.